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A.S.D. Basket Mooskins Vercelli
10 Giu 2014
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Pagellone di fine anno di coach Giorgio Lobascio

Ciao a tutti, ma proprio a tutti!
Da bravo insegnante, dopo aver dato i numeri per un intero anno sportivo ora proverò a darvi i voti. Premetto che una annata così avrebbe fatto saltare i nervi e i muscoli a più di un giocatore, alla fine possiamo contare il solito infortunio per Paolo Z. (molto meno grave degli anni passati), Jack fuori per un fallo assassino, la mano di Davide acciaccata e Paul che ha provato a fare karakiri (ma non stava giocando), qualche sceneggiata, veniale, e qualche isteria di troppo che comunque hanno fruttato una sola espulsione, la mia, ma va bene così.
L'allenatore è stato creato da dio per prendere delle decisioni e dare delle valutazioni quindi, prendendomi tutte le responsabilità del caso ecco come vi ho visti e giudicati.
Paolo Z. - 10. La sua dedizione e la sua professionalità ne fanno un esempio per tutti. Spreca pochissimi palloni, patisce un po' il pressing e potrebbe tirare un po' di più, ma non si può avere tutto. Capitano, mio capitano!
Federico C. - 10. A parte qualche amnesia e qualche leziosità gratuita si è sempre fatto trovare pronto, ha dovuto interpretare svariati ruoli nei quali se l'è cavata egregiamente. Un punto fermo.
Paolo B. - 10. L'età non è più verde ma la voglia di giocare e di allenarsi è sempre la stessa, col tempo ha limitato il suo gioco al tiro pesante che rimane un esempio di tecnica per tutti. Arriva a fine stagione un po' stanco. Monumentale.
Luca B. - 9. Forse una delle sue migliori annate, prima parte di stagione altalenante. Non è un centro vero perché troppo leggero, a volte gira al largo e litiga col mondo. Da il meglio quando può tirare dalla lunetta. Deve allenarsi di più e meglio, fare il dirigente ha influito ulteriormente i suoi proverbiali ritardi. Imprevedibile.
Davide S. - 9. Tecnica e talento, croce e delizia, quando è in giornata è devastante, quando non gira si intestardisce inutilmente. Rimane comunque un signor realizzatore; stecca qualche partita ma non sempre si allena come vorrebbe o potrebbe. Importante.
Giacomo M. - 8½. Un inizio stagione allenato e motivato nel quale ha fatto impazzire tutte le difese. Penetrazioni, tiri da tre, contropiedi ecc... I suoi impegni vari ne hanno limitato la possibilità di allenarsi come si deve e quindi di continuare a giocare ad alti livelli. Spesso si complica inutilmente la vita. Stecca anche lui qualche partita causa stanchezza o scarso allenamento. Ci sta. Un punto di riferimento.
Matteo Z. - 8. Fino a quando ha avuto la possibilità di allenarsi e di giocare con continuità non ha fatto sfracelli ma ha interpretato il suo ruolo con buoni risultati, ha tenuto occupati i lunghi avversari e con Luca B. ha costituito una coppia di lunghi efficiente e affidabile. I suoi impegni lavorativi lo hanno messo fuori quando la squadra ne avrebbe avuto più bisogno, peccato. Militaresco.
Davide P. - 9. Forse l'unico vero atleta del gruppo, palloni rubati e contropiedi imprendibili, la sua velocità e rapidità di mani ha messo in crisi più di un avversario. Anche lui rimane fuori dai giochi nel momento meno opportuno. Atletico.
Maurizio R. - 8½. A suo dire la migliore stagione della sua carriera. Confermo. Gioca ordinato e disciplinato, perde pochi palloni e si sbatte in difesa. Notevole.
Dario R. - 8. Gli capita di giocare in partite decisamente complicate, ma non fa mai mancare il suo contributo. Patisce il press ma quando può giocare tranquillo gestisce bene la squadra. Positivo.
Marco B. - 7. L'impegno non si discute. Spesso si trova a giocare contro interni decisamente superiori dal punto di vista tecnico e tattico. Porta comunque il suo contributo alla causa dando respiro ai lunghi titolari e levandosi qualche soddisfazione. Prezioso.
Paolo M. - 8. Il ruolo di "finto lungo" è difficile da interpretare soprattutto quando gli altri sono due volte te. Non si tira mai indietro e cerca stoicamente di contribuire alla carenza di lunghi. Raro esempio di grande applicazione e dedizione. Lode, lode, lode!
Andrea G. - 8. In una squadra con tanti esterni ritagliarsi un posto è piuttosto complicato, lui risponde sempre in modo adeguato prendendosi anche qualche bella soddisfazione, sempre presente non fa mai mancare il suo apporto in campo e fuori. Uomo squadra.
Mauro B. - 7. Si fa sempre trovare pronto per dare fiato ai compagni, spesso si trova a sostenere duelli impari contro i lunghi avversari, qualche disattenzione in difesa. Utile.
Milan G. - 10. Arriva da un altro pianeta, fa vedere cose che noi umani... tiro, assist, rimbalzi ecc... e poi sparisce sul più bello lasciandoci orfani del suo talento. Sontuoso.
Matteo B. - 7. Anche lui fatica parecchio in un ruolo difficile come quello del lungo senza esserlo veramente, porta anche lui fieno in cascina e si sacrifica per la causa. Positivo.
Matteo P. - 7. Deve ancora maturare la consapevolezza dei suoi mezzi fisici e affinare la tecnica di tiro e il senso tattico. Si da da fare, ruba anche qualche pallone, si fa sentire in difesa e fa vedere qualche buona giocata, per il momento va bene così. Migliorabile.
Andrea B. - 10. Per la carriera, per la dedizione, per l'atteggiamento sempre e comunque positivo, per la capacità di tenere unita la squadra e la visione di gioco di un play. Gli impegni e gli acciacchi lo limitano ma quando c'è si sente e lo sentono anche gli avversari. Insostituibile.
Simone B. - 9. Gioca in qualunque ruolo, si sacrifica in difesa, va a caccia di rimbalzi, recupera su chiunque, segnasse anche un po' di più sarebbe perfetto. Fermato dal fisico nel momento meno opportuno. Generoso.
Fabio S. - 8. La media tra quanto produce in allenamento e quanto poi combina in campo. Encomiabili l'atteggiamento e l'approccio alla partita. Deve migliorare l'autostima e prenderla più con calma quando sbaglia. Encomiabile.
Samuel C. - 7. Le cose migliori le fa vedere quando gioca con Milan che lo lancia in contropiede. Arriva in squadra tra gli ultimi ma riesce a ritagliarsi un posticino che, data la concorrenza, non è poco. Tenace.
Edoardo I. - 5/6. Gioca una sola partita nella quale vince e perde la gara praticamente da solo poi sparisce, tra lavoro e altri impegni non se ne hanno più notizie. Chi l'ha visto?
Alessandro P. - 5/6. Gioca solo la prima parte di stagione e poi sparisce, gioca a fasi alterne senza incidere granché. Non riesce a convincere fino in fondo pur essendo un buon giocatore, peccato. Impalpabile.
Marco R. - 8. non riesce ad allenarsi con continuità e quindi patisce un campionato dove le passeggiate sono poche, ogni tanto fa vedere i suoi colpi migliori,in alcune occasioni patisce il press degli avversari come un po' tutta la squadra. La storia dei Mooskins. Grazie.
Alberto V. - 7. Disponibile fino al sacrificio pur di aiutare la squadra soprattutto in trasferta, tra lavoro e impegni vari si allena poco, entra per dare fiato ai compagni, in difesa si fa sentire anche se, come altri, non è un lungo vero. Signorile.
Marco F. - 5/6. È stato lontano dal gioco giocato per molto/troppo tempo, è stato allenatore dei Mooskins per lungo tempo, potrebbe mettere la sua esperienza al servizio della squadra e della società ritagliandosi un ruolo magari più marginale ma produttivo, preferisce tentare la via del protagonista in campo ma gli va male. Plurinfortunato, appare e scompare lasciando poche e labili tracce. Ci si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso. Ondivago.
Mooskins, la squadra - 9. Da allenati abbiamo giocato una gran pallacanestro, rapportata al nostro livello, difesa e contropiede, tiro da fuori e palla sotto. Quando poi è partito il tour de force dei due campionati si è dovuto forzatamente vivere alla giornata senza più potere mettere mano seriamente ai problemi che man mano si presentavano. Più di 100 tra partite e allenamenti: un record che sfido chiunque a battere, almeno in queste serie, mai un allenamento con meno di 12/15 giocatori, solo una trasferta con 9, più del 50% di vittorie! Devo continuare?
Rimane il rammarico per le occasioni perse nelle partite decisive o per problemi di organico o di testa o di sfiga.. O di allenatore, sic transit gloria mundi!
Ognuno di voi ha portato il suo contributo, piccolo o grande che sia è stato importante e per questo Vi ringrazio tutti.

Giorgio Lobascio, allenatore Mooskins stagione 2013/2014.

A questo punto mi pare doveroso aggiungere il voto a chi, più di tutti, si è sbattuto per questa squadra, coach Lobascio.
coach Giorgio L. - 10 con lode. Mettere d'accordo 25 giocatori ipo-professionisti ad ogni allenamento, ognuna con una propria idea di basket, è un'impresa francamente impossibile. Porta a termine tre campionati in un anno senza far mai mancare esperienza e professionalità. Sfora il muro dei 3.000 km alla guida per andare ad allenare sui campi di ogni provincia del Piemonte. Unico neo: il navigatore satellitare che più di una volta lo mette in crisi. Indiscutibilmente indiscutibile.

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